PERCORSO 22 – SENTIERO DI TRINGOLE

Alla pari del Percorso 21, questo itinerario è individuato sulla destra orografIca della Val Leogra, a sud dell’abitato di Pievebelvicino. Se si guarda verso sud, il percorso aggira il Monte Raga in senso antiorario salendo per la Val Casarotti per poi scendere a est dal versante di Schio. Da Contrada Casarotti fno a Tringole è consigliato calzare gli scarponcini, dato il fondo leggermente sconnesso.

Si parte dal piazzale della Chiesa Nuova di Santa Maria, dove si trova un comodo parcheggio. Si percorre, verso sud, via San Giovanni Bosco, all’incrocio si gira a sinistra e, dopo 30 m, a destra per via Livergon. Si costeggia per circa 100 m il Torrente Livergon, che scorre sulla destra, e poi, anziché proseguire per la strada asfaltata, si esce a destra nel prato per prendere il piccolo viottolo appena segnato in direzione di Val Livergon. Dopo pochi metri si incontra sulla destra la Fontanella Zoia, ripristinata dalla Regione Veneto negli anni Sessanta, e punto caratteristico per gli abitanti di Pievebelvicino.

Si prosegue sul sentiero nel prato delimitato a sinistra dal bosco del Monte Raga, che sale ripido e incolto. Si attraversa il Livergon al Bojoleto dele Pière - la Piscina delle Pietre, piccolo salto d’acqua che forma una piscina naturale. Si continua costeggiando il torrente, che ora si trova a sinistra, sino a raggiungere la strada asfaltata che sale da via Borgofuro e raggiunge Contrada Tringole. Si sale per la strada arrivando in breve alla deviazione per Contrada Trisa. Si continua diritti e dopo circa 100 m si prende a sinistra, attraversando un piccolo ponte, la strada asfaltata che porta a Contrada Val Casarotti. non si raggiunge la contrada ma si prende invece sulla destra, dopo due abeti e prima di un muretto faccia a vista, il Sentiero del Testa, che dopo un po’ inizia a salire nel bosco.

Dopo circa 25 minuti, con una pendenza del 18% circa, si arriva alla Casa del Testa che è completamente recintata per cui è impossibile il transito. Si prende allora in leggera salita la deviazione a sinistra dell’abitazione e, appena giunti sul piano, anziché proseguire, si prende un sentiero sulla destra raggiungendo una strada sterrata in prossimità di un capanno da caccia. La si prende a destra continuando prima in piano e poi in leggera discesa. Al primo tornante, anziché continuare a destra, si prosegue a sinistra lungo un sentiero che sale in direzione sud. Dopo 40 minuti circa si raggiunge la strada asfaltata che da Magrè attraverso Località Raga Alta porta a Contrada Tringole poco distante sulla destra.

Il nostro percorso prevede invece che si prenda a sinistra in direzione est. È questo il punto di contatto con il Percorso 21, il cui tratto iniziale percorriamo ora in senso inverso. Scendiamo lungo la strada asfaltata, incontriamo l’abitazione e il monumento a Pietro Barbieri. Arrivati in prossimità di una grande croce lignea, si prende a sinistra la strada sterrata e poi a destra il sentiero che scende leggermente sino a incrociare la strada con fondo in calcestruzzo che sale al ripetitore televisivo. Si scende ancora verso Località Raga Alta, sorpassando il Ristorante all’Antenna sulla destra e arrivando al Capitello dedicato alla Madonna. In questo punto si gira a sinistra verso ovest con la visuale dell’Alta Val Leogra, delle Piccole Dolomiti e della città di Schio con il massiccio del Monte novegno. Dopo un tratto pianeggiante, si scende in Contrada Piani Bortolosi e per il sentiero che la costeggia si scende verso Pievebelvicino. Oltrepassati i ruderi di Contrada Bortolosi, si arriva al piano in prossimità della Fontanella Zoia, incontrando il viottolo già percorso all’inizio. Da questo punto si ritorna facilmente al parcheggio.

LA FONTANELLA ZOLA, o XOJA è un manufatto locale molto conosciuto e amato dagli abitanti di Pievebelvicino. Dalla sorgente, che ha portata costante tutto l’anno, sgorga acqua fresca. Un tempo era l’unica fonte di approvvigionamento di acqua per Contrada Bortolosi, posizionata sulla costa del Monte Raga. Una teleferica collegava la fontanella alla contrada. Questo luogo particolare ha dato vita, nel tempo, a numerosi racconti e leggende, ancora vivi nella tradizione locale.

IL “BOJOLETO DELE PIERE” è un altro punto particolare della zona, un tempo utilizzato dai ragazzi per rinfrescarsi nella calura estiva.

CONTRADA TRISA prende il nome dal monte omonimo. Il Monte Trisa, assieme agli altri che circondano la Valle dei Mercantinaro, Cengìo, Varolo, Civillina, Scandolara, è stato ed è tutt’oggi di grande interesse geologico-mineralogico. nella zona della Valle dei Mercanti, infatti, si possono trovare ancora sedimenti, foriture di minerali, scavi, cave, trafori di ricerca, miniere, gallerie, pozzi e anche impianti esterni utili per l’estrazione o la lavorazione del minerale di barite, galena e caolino.

  Partenza: Pievebelvicino

  Durata: 2.30 ore circa

  Distanza: 6,8 km

  Dislivello: 315 m

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